Patto tra le Unioni di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna

I tre presidenti e il segretario generale UnioncamereBologna, 19 febbraio 2015 – Un patto operativo per realizzare una macro-area funzionale, un ambiente favorevole alle imprese per aiutarle a cogliere le opportunità del mondo che continua a crescere. A raccogliere e condividere una sfida comune proponendo una nuova strategia di sostegno alla competitività del sistema produttivo italiano sono le Unioni regionali delle Camere di commercio di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna che hanno firmato oggi a Bologna un protocollo di intesa con l’obiettivo di aiutare l’economia dei territori a cogliere le opportunità offerte da una dimensione territoriale più ampia e da una integrazione di forze e strategie.

Si avvia un percorso di collaborazione per accrescere le relazioni di cooperazione e la concertazione di attività e politiche per una maggiore integrazione operativa in grado di valorizzare le eccellenze attraverso un’azione condivisa. E’ un primo passo verso una prospettiva di medio lungo periodo indirizzata a una organizzazione camerale strutturata sulla dimensione di una macro-area.

La grande area costituita da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna concentra più del 40 per cento del PIL nazionale, esprime il 54 per cento di quanto prodotto dall’industria manifatturiera, e il 55 per cento del valore delle esportazioni di beni verso l’estero. Il Prodotto interno lordo complessivo vale 625 miliardi e pone l’area davanti a Paesi quali Turchia, Paesi Bassi e Svizzera, con una ricchezza creata pari al 5 per cento di quanto realizzato dall’intera Unione Europea.

Zilio-Torreggiani-AuricchioQuesti pochi dati fanno comprendere la rilevanza economica che ha una macro-area composta da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Numeri che la collocherebbero al vertice delle aree europee, tuttavia le motivazioni che portano le tre Unioni regionali delle Camere di commercio a muoversi in una logica di area vasta vanno ben oltre i primati statistici.

Tra gli specifici ambiti di intervento, come prioritari, sono individuati: studi e monitoraggio economia, servizi e progetti di internazionalizzazione (e l’occasione di Expo 2015 sarà un immediato banco di prova), progetti e opportunità europee. Un secondo punto è la collaborazione sempre più strutturata e consolidata tra le realtà camerali delle tre regioni, anche nel contesto della riallocazione delle funzioni già delle Province, con l’obiettivo di una progressiva omogeneizzazione delle politiche a sostegno della competitività delle imprese in ambito di area vasta interregionale.

Il comunicato stampa congiunto delle Unioni di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna